jueves, 3 de diciembre de 2015

Silvia Favaretto

                                                                             Pintor Robert Dounling

In questa poesia.


ME DESMIENTO

Me dejo hacer el amor por el silencio

Amordazada y maniatada

Lo dejo desvestirme

Y hundirse hacia mis huesos,

Dejo que me envuelva sin gemidos,

Lo dejo que se apodere de mis sentidos,

Sólo le pido que me lleve la cruz

Sólo le requiero que se la lleve,

Al final de esta unión

Que ha de durar talvez un siglo.





MI SMENTISCO


Lascio che il silenzio mi faccia l’amore

Imbavagliata e ammanettata

Lascio che mi svesta

E sprofondi fino alle mie ossa

Lascio che mi avvolga senza gemiti

Lascio che s’impossessi dei miei sensi,

Gli chiedo solo di portarmi la croce

Gli richiedo solo che la porti lui,

Alla fine di questa unione

Che dovrà forse durare secoli.




MÉTRICA DEL FUEGO INCESANTE

Quiero un poema

Que no tenga título

Que no se deje interpretar

Que no exprese lo que soy

Y lo que temo

Que no diga claramente mi amor

Que no teja promesas ni angustias.

Quiero un poema que tenga sólo comas

Y aire fresco

Y ningún punto final.




METRICA DEL FUOCO INCESSANTE


Voglio una poesia

Che non abbia titolo

Che non si lasci interpretare

Che non esprima quello che sono

E quello che mi atterrisce

Che non dichiari chiaramente il mio amore

Che non tessa promesse ne inquietudini.

Voglio una poesia che abbia solo virgole

Ed aria fresca





E nessun punto finale.


ALICIA EN EL PAÍS DE LO YA VISTO


Alicia da pocos pasos

En la ciudad gris,

Se aburre y tiene frío,

El conejo descuerado la mira triste

Del escaparate de la carnicería,

No hay tazas de té para su sed,

Ni setas mágicas para su hambre,

Pero lo peor fue espejarse

En el sucio charco de la vereda

Y ver a la reina de corazones

Mirándola asombrada en el reflejo.






ALICE NEL PAESE DELLE QUOTIDIANITÁ


Alice muove pochi passi

Nella città grigia,

S’annoia ed ha freddo,

Il coniglio scuoiato la guarda triste

Dalla vetrina della macelleria,

Non ci sono tazze di té per la sua sete,

Né funghi magici per la sua fame,

Ma la cosa peggiore è specchiarsi

Nella lurida pozzanghera del marciapiede

E vedere la regina di cuori

Guardandola stupita dal riflesso.





TODA MUERTE ES MÍA


La verdad es

Que los ruidos del mundo

Me rebotan adentro

Y no logro callar

Su eco,

Que se vuelve poema.




OGNI MORTE É MIA


La verità è

Che i rumori del mondo

Mi rimbalzano dentro

E non riesco a zittire

Il loro eco,

Che diviene poesia.




1 comentario: